Pasta con crema di zucca e gorgonzola: il primo piatto perfetto per l’autunno

Ci sono sere in cui “pasta con crema di zucca e gorgonzola” suona come una promessa, quella del primo piatto perfetto per l’autunno: caldo, avvolgente, pronto in poco tempo e capace di profumare la cucina come se avessi avuto ore per pensarci. A me succede spesso quando fuori si accorcia la luce e ho voglia di qualcosa di cremoso, ma non pesante, con quel contrasto dolce sapido che fa venire voglia di fare la scarpetta (anche se è pasta, lo so).

Perché funziona così bene (e non è solo “comfort food”)

Il trucco è tutto nell’equilibrio: la dolcezza della zucca diventa una crema vellutata, poi arriva il gorgonzola a sciogliersi e a dare carattere. Non è un piatto complicato, ma sembra “importante” nel piatto, soprattutto se aggiungi un tocco croccante con frutta secca tostata.

In più, è una ricetta che perdona: se la crema ti sembra troppo densa, basta un mestolino di acqua di cottura, se la vuoi più ricca, un goccio di latte o panna. E puoi modularla con varianti più rustiche (speck, salsiccia) o più delicate.

Ingredienti (per 4 persone)

  • 320 g di pasta (penne, mezze maniche, fusilli, oppure spaghetti)
  • 450 g di polpa di zucca pulita
  • 140 g di gorgonzola (dolce per un gusto più morbido, piccante se vuoi più carattere)
  • 1 scalogno (oppure 1 piccola cipolla)
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 80 ml di brodo vegetale caldo (o acqua)
  • 30 g di Parmigiano Reggiano grattugiato (facoltativo)
  • Sale fino, pepe nero
  • Noce moscata (facoltativa)
  • 40 g di noci o nocciole (oppure pistacchi), da tostare
  • Latte o panna, 2 o 3 cucchiai (facoltativi, per rendere la salsa più setosa)

Procedimento

  1. Prepara la base: trita lo scalogno fine. In una padella ampia scalda l’olio, aggiungi lo scalogno e fallo appassire 2 o 3 minuti (senza bruciarlo, deve solo diventare dolce).
  2. Cuoci la zucca: unisci la zucca a cubetti, mescola e aggiungi il brodo caldo. Copri e cuoci 12-15 minuti, finché è molto morbida.
  3. Frulla e regola: frulla direttamente in padella con un mixer a immersione (oppure trasferisci in un bicchiere alto). Aggiusta di sale, pepe e, se ti piace, una grattugiata di noce moscata. Se la crema è troppo densa, aggiungi un cucchiaio di brodo o acqua.
  4. Sciogli il gorgonzola: riporta la crema sul fuoco basso e aggiungi il gorgonzola a pezzetti. Mescola finché diventa una salsa cremosa. Se vuoi un risultato più vellutato, aggiungi 2 cucchiai di latte o panna. A questo punto puoi anche unire il Parmigiano (facoltativo).
  5. Tosta la frutta secca: in un padellino asciutto, tosta noci o nocciole 2-3 minuti, poi tritale grossolanamente.
  6. Cuoci la pasta: lessa la pasta in abbondante acqua salata e scolala al dente, tenendo da parte una tazza di acqua di cottura.
  7. Manteca: versa la pasta nella padella con la crema, aggiungi un goccio di acqua di cottura e salta per 1 minuto. Qui succede la magia, l’amido lega tutto e la crema diventa davvero “abbracciante”.
  8. Servi: completa con frutta secca tostata e una macinata di pepe.

Piccoli consigli che cambiano tutto

  • Formato di pasta: i formati rigati catturano più salsa, ma anche una pasta lunga funziona benissimo se ami l’effetto “filante”.
  • Gorgonzola: con quello dolce ottieni una cremosità gentile, con quello piccante il piatto diventa più deciso (perfetto se fuori fa freddo sul serio).
  • Finale croccante: non saltare la frutta secca, è il contrasto che rende il piatto memorabile.

Varianti veloci (senza complicarti la vita)

  • Versione rustica: aggiungi speck croccante o salsiccia rosolata, poi unisci alla fine.
  • Versione più leggera: usa solo un pezzetto di gorgonzola e aumenta la zucca, mantenendo la crema morbida con acqua di cottura.
  • Versione “da cena speciale”: completa con rosmarino tritato finissimo e nocciole tostate.

Quando la porti a tavola, di solito succede una cosa curiosa: tutti pensano sia una ricetta “da ristorante”, ma tu sai che è solo una combinazione furba di dolcezza, sapidità e cremosità, costruita in una sola padella. E in autunno, onestamente, è esattamente quello che serve.

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